Descrizione
La chiesa è collocata nella pizza Duomo – via Timpone nello splendido paese di Santo Stefano di Rogliano, al margine ovest, risalente al XVII secolo e ubicata a conclusione dell’asse viario che attraversa il centro storico al di sopra di un alto zoccolo in muratura che isola l’immobile e lo colloca in una posizione dominante.
La chiesa è stata edificata dopo il terremoto del 1638 sulle rovine di una fabbrica preesistente utilizzando, in gran parte, le fondazioni e il materiale di quest’ultima. L’impianto consta: di una navata ,dell’abside , di una cappella laterale e una grossa torre campanaria.
Secondo una tradizione ancora viva la porta maggiore doveva essere collocata ad occidente, ma fu poi collocata verso l’abitato.
La sua pianta si presenta ad aula con coro e cappella laterale, un tetto a capanna e internamente un soffitto in tavole di lungo sostenute dalla capriate.
La sua muratura è in pietra rame listata in mattoni, all’esterno si legge chiaramente l’invaso spaziale della navata, e sul lato sinistro quello della cappella laterale.
Noteremo poi il corpo tozzo del campanile a tre ordini.
All’interno si colloca un’aula con un profondo coro e cappella laterale, ridotto a scarsa nudità nel 1955 a seguito di un malaccorto intervento che ha distrutto gli altari laterali di età barocca. Si sono miracolosamente salvati il settecentesco altare maggiore decorato a finto marmo e gli arredi a legno intagliati.
Per quanto riguarda le decorazioni della chiesa si pensa siano dovute a delle maestranze roglianesi che ci permettono di datarle al XVII secolo.
Il portale principale presenta dettagli ornamentali, ciò non ci permette di dare una datazione specifica, ma si pensa risalgano al XVIII secolo.
Dalla fonte locale apprendiamo che Alfonso Nicoletti sia il nome dello scalpellista.
La facciata principale risulta in tufo lavorata, appunto, da Alfonso Nicoletti, sono presenti su di essa un finestrone e due nicchie nella quali dovevano essere ubicate le due statue dei Santi protettori: Santo Stefano e San Lorenzo.
L’altare maggiore presenta al centro un grande polittico di scuola veneziana; mentre in basso raffigura i medesimi santi. Sul lato destro della chiesa vi è la cappella della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo e dopo la cappella del Crocifisso chiamata anche del Purgatorio. Sull’altare è posta la statua dell’Ecce homo che fu lavorata a Messina; mentre sull’altro lato della chiesa è ubicato il maestoso pulpito in noce. All’ingresso sul lato della porta maggiore è posto il Fonte Battesimale composta da un’antica fonte in marmo. Infine, la presenza di particolari “fregi” che ha presumere che nella costruzione siano stati utilizzati dei materiali provenienti dalla distruzione di qualche tempio pagano.
Da queste informazioni deduciamo che la chiesa è sul nostro territorio un bene culturale molto importante, anche se non abbiamo informazioni specifiche riguardante l’aspetto, invece, storico